lunedì 26 settembre 2022

 QUATTRO CHIACCHIERE CON... MARCO ROMA

-intervista di Valentina Bottini-

1.      Presentati a 360°

«La mia famiglia ha origini nel sud d’Italia; ma ben presto diventiamo romani  lavorando nel settore del commercio di abbigliamento. Tutt’oggi dirigo un’attività di abbigliamento.

Mi affaccio 7/8 anni fa nell’ambito della radio  dove divento la sigla ufficiale di un noto programma della notte su ***; così nasce la  mia avventura radiofonica nelle radio  nazionali diventando a volte come la chiave di programmi importanti. Ho collaborato con attori e personaggi dello spettacolo facendo interviste radiofoniche; ho potuto conoscere personaggi che hanno partecipato a reality; sono stato ospite delle loro cene private a Roma… così sono entrato a far parte di un mondo parallelo a quello che è la mia vita di giorno che ruota attorno alla mia attività. Così ho iniziato a girare varie radio in tutto il mondo con i  miei jingle  dalla Spagna, all’America, al Cile,  al Brasile… la radio stessa ha fatto richiesta per me per inserirmi nel libro Guinness World Record con la motivazione che io  ho cantato jingle in tutte le radio del mondo   che neanche un cantante aveva mai fatto».

2.      Dove e quando è nata la tua passione per il mondo della radio?

«E’ stato mio papà a trasmettermi la passione per la radio. Lui era appassionato delle radio; lui aveva sempre acceso due  radio in contemporanea».

3.      Da dove nasce l’idea di intervenire nelle  principali radio di tutto il mondo? Sia in quelle più grandi e famose, sia in quelle più piccole e locali?

«La  direttrice  decise di togliermi la sigla del programma su *** perché aveva sentito i miei jingle altrove. Io ho sofferto molto per qualche  giorno, poi quando è passata la sofferenza iniziale  gli ho detto che  i jingle di Marco Roma avrebbero potuto girare   il mondo e che non si sarebbero dovuti fermare in una   radio sola. Così è stato; li ho fatti girare in tutto il mondo proponendo anche svariate interviste da ogni dove d’Italia».

4.      Qual è l’argomento  delle tue telefonate?

«L’argomento delle mie telefonate, dei miei jingle, delle mie interviste è uno solo: l’amore».

5.      Parlami dei consigli che dai in radio. Da chi/dove trai ispirazione per i tuoi consigli?

«I consigli radiofonici che do’ sono di una vasta gamma. Se sei insofferente per amore, se hai problemi economici, se hai perso il lavoro, se hai una sofferenza, se hai una depressione, se hai un problema di  salute io dico sempre che c’è una speranza. L’ispirazione   arriva dal mio cuore; perchè c’è scritto “preserva il tuo cuore più di ogni altra cosa perché da esso provengono le fonti di vita. Io credo fermamente nel Dio che è nei cieli che esaudisce una preghiera e tutto ha una speranza nella vita. Lui parla, il mio cuore detta e io do’ consigli».


6.     
Cosa vuoi trasmettere a chi ti ascolta?

«Io faccio tutto questo non per essere vantarmi. Quando vado  in qualche radio dove mi intervistano loro a volte mi trattano come una star, ma io  resto  con i  piedi per terra, resto semplice. Mi dicevano “Marco Roma, che onore vederti dal vivo”; ma io rimanevo coi piedi per terra. Faccio un esempio: ad Aurora  Ramazzotti, la figlia di Eros Ramazzotti, ho cantato la canzone che il padre le ha scritto, “L’aurora”, e lei mi ha detto “Grazie Marco, grazie per il tuo coraggio”. Io non voglio trasmettere la fama, non cerco la fama e la notorietà; io voglio essere un puntino nel mondo, l’ultimo puntino, voglio trasmettere l’amore. L’amore che Dio mi ha  trasmesso, voglio donare l’amore. È più bello donare che ricevere».

7.      Esiste l’amicizia nel mondo della radio?

«L’amicizia nel mondo della radio esiste. Ne cito solo una, una  delle tante. Durante una delle mie interviste radiofoniche ho conosciuto Salvo Veneziano, uno dei concorrenti del primo Grande Fratello. Con lui ci sentiamo, ogni anno gli mando gli auguri di buon compleanno e lui mi ha sempre risposto ringraziandomi e mi ha detto che è bellissimo quello che faccio nelle radio. Sì, può esserci  l’amicizia in radio anche con persone… il grande Paolo Calissano, che è morto poco  tempo fa, un giorno mi chiamò e si sfogò con me, mi parlò della sua vita e dei suoi problemi; in quel momento  abbiamo escluso la radio».

8.     Raccontami un episodio simpatico/divertente/riflessivo/curioso/ /significativo.

«L’episodio più bello che posso  raccontare è quando ci sono radio, anche dalla Spagna, che a volte mi mandano  messaggi, speaker  e direttori artistici, dicendomi che sono grande».

9.      Quali progetti hai per il futuro?

«Per il futuro  vorrei poter volare più in  alto  e senza limiti. Una cosa che vorrei e che ho chiesto è di poter volare nel Suo Regno per poter contemplare le Sue meraviglie, questa è la prima cosa, poi tutto  quello che verrà di bello io lo prenderò».


10.  Tre aggettivi con cui gli altri ti definiscono?


«Mi dicono che ho un estro illuminato, di non arrendermi mai e nel bene e nel male di agire a volte di getto come nei jingle».


11.  Tre aggettivi con cui ti autodefinisci?


«Per chi sa comprendermi, gli aggettivi che mi autodefinisco sono… fede, speranza e amore».


12.  Se fossi un personaggio storico  chi vorresti essere? Perché?


«Non vorrei essere nessun personaggio storico. Se proprio  devo scegliere vorrei assomigliare a Gesù perché Lui era umile  di cuore, era mansueto, era dolce, era buono, Lui diceva: “Prendete il mio giogo sopra di voi e fate come me, che sono mite ed umile di cuore”(Mt 11, 29). Noi dobbiamo ispirarci a Lui, dobbiamo aspirare ad essere come Lui ».



Nessun commento:

Posta un commento

 ARIA DI PRIMAVERA di Valentina Bottini Una nuova forza vitale ritorna in me. Una frizzante arietta soffia tutt’intorno. Voglia di f...