lunedì 18 novembre 2019


IL PRESEPE

di Gianluca Pepe


Quando si è bambini, si aspetta il Natale con trepidazione!
Da piccoli ci hanno insegnato la Magia del Natale: ci raccontavano la storia di Babbo Natale che volando con la sua slitta nel cielo stellato e trainata dalle sue fedelissime renne volanti, viene nelle nostre case passando dal camino o dalle finestre e se abbiamo fatto i bravi ci lascia dei doni se invece abbiamo fatto un po’ di marachelle ci lascia il carbone. Mi ricordo che già dall’8 dicembre, giorno dell'Immacolata la città si riempiva di luci colorate, alberi, addobbi, zampognari che suonano le melodie di Natale e tante casette di Babbo Natale dove i bambini potevano scrivere la letterina e farla volare con un palloncino per farla arrivata a lui. Proprio l’8 dicembre è il giorno in cui in tutte le case del mondo si fanno l'albero di Natale e il presepe.
Il presepe per ricordare la venuta dei Magi accompagnati dalla  Stella Cometa che annuncia la nascita del Signore. Ogni persona ha un suo stile per fare il presepe: grosso, piccolo, in cartone, disegnato, in vetro.... tutti tranne i Napoletani. Per loro il presepe è un simbolo, una tradizione che si tramanda di generazione in generazione. Il presepe deve essere diverso di anno in anno, altrimenti si dice porti iella!
Da qui nasce la mia passione tramandata da mio nonno, che l’ha tramandata ai miei zii e a mio padre, che l'hanno tramandata ai miei cugini, ai miei fratelli e a me. Il presepe non deve essere una banalità, c'è della logica, del lavoro, del tempo, in una parola c’è dietro passione. Non si può prendere una capanna e “buttarci” dentro 4 statuine, sarebbe freddo  e senza anima.
Nel costruire i presepi in primis bisogna capire che stile gli si voglia dare, l'ambientazione, poi fatta un’idea da cui partire è il momento di cercate materiale, tutto riciclato e raccolto nei boschi: pezzi di tronco, corteccia, sassolini, erba, bastoncini… tutto può essere utile. L'unica cosa che compro sono le statuine. Una volta fatto tutto questo si inizia a creare lavorando molto di fantasia: se si ha fantasia nascono dei capolavori!
Quando termino le mie creazioni mi sento fiero, felice ma soprattutto inizio veramente ad assaporare la magia del Natale. Magia quella di cui parlavo prima che purtroppo sta andando a sparire; non diamo colpa alla tecnologia, non diamo colpa al fatto che il Natale sia diventato solo un business. La colpa è solamente nostra. Sì, nostra perché preferiamo perdere del tempo dietro i social, dietro uno smartphone, o dietro l'ultimo paio di scarpe piuttosto che fermarci un attimo, chiudere gli occhi e rivivere la magia del Natale che i nostri genitori ci hanno insegnato.
Io questo errore non voglio farlo, il Natale, l'albero di Natale, il presepe sono vita, sono passione e non dobbiamo farla sparire…
Dobbiamo chiudere gli occhi e tirare fuori il bambino che c'è in noi per rivivere quella gioia e quella attesa che aspettavamo da piccoli quando il pranzo di Natale durava 3 giorni e le famiglie si riunivano tutte in una casa. Perché altrimenti a pagare in futuro saranno i nostri figli che non capiranno che il Natale è Magia!

è possibile vedere tutti i presepi, comprarli, prenotarli, contattare direttamente l'artista alla pagina Facebook:  https://www.facebook.com/115087696613783/posts/115098146612738?substory_index=0&sfns=mo

giovedì 7 novembre 2019


SIAMO TUTTI DIVERSAMENTE UGUALI

di Serafino Z.


Ieri mi hanno chiesto cosa sia la diversità per me… incuriosito da questa domanda insolita ci ho pensato un po’… per me il concetto di diversità ha svariati significati, del resto ogni persona e ‘ unica, con le sue passioni, i suoi gusti, le sue abitudini, il suo credo religioso  e così via.  Ce ne accorgiamo subito quando ci confrontiamo con gli altri dalle semplici  banalità fino a idee e convinzioni più approfondite.
Proviamo  a  pensare che mondo  sarebbe se la pensassimo o fossimo tutti uguali come un modello standard replicato in svariati miliardi di copie, il triste prodotto di una catena di montaggio.
La parola ‘diversità’ la associo anche a chi la vita l’ha condizionata da forme di disabilità. Queste persone le ho incrociate  spesso nella vita ma distrattamente, non mi rendevo conto delle loro doti e potenzialità finchè  un giorno, dopo aver superato  l’iniziale imbarazzo, mi sono lasciato andare ed ho abbandonato i pregiudizi. L’aprirsi  agli altri non  mi è mai stato facile; il farlo con persone cosi “speciali” oltre a farmi aprire gli occhi su qualcosa che a  malapena notavo, mi  è stato d’aiuto per me stesso e per la mia quotidianità. La loro vita è innegabilmente più’difficoltosa, ma ricordiamoci che hanno i nostri stessi diritti… vanno certamente aiutati, ma sempre rispettando la loro dignità abbandonando quel senso di  commiserazione per i mali altrui .
La diversità è essere  se stessi, sempre e nonostante tutto! Mi vengono in mente quante cattiverie scrivono certi giovani sui social network verso i loro coetanei e non... definirli ‘sfigati’ o altri insulti, magari solo perché non sono alla “moda” o peggio, deriderli  e insultati per il loro aspetto fisico tanto da spingerli a togliersi la vita. In un mondo dove conta l’apparire più di quello che realmente si è mi fa pensare a quanto possiamo essere superficiali nel giudicare al primo sguardo.
In conclusione potrei dire che la diversità è qualcosa che non si conosce, che si fa fatica a capire, la si teme per via di pregiudizi radicati in noi; pensiamo  al diverso colore della pelle, ai diversi orientamenti sessuali, alla religione professata… la diversità va compresa  oltre che rispettata perché. in fondo, è nella diversità che si trova il bello di ognuno di noi, il fatto di poter condividere  idee, passioni, pensieri  e quant’altro essendo e restando sempre diversi gli uni dagli altri!

 ARIA DI PRIMAVERA di Valentina Bottini Una nuova forza vitale ritorna in me. Una frizzante arietta soffia tutt’intorno. Voglia di f...