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martedì 11 luglio 2023


 REGALA UN SORRISO 1+1

di Valentina Bottini

Torna anche quest’anno l’iniziativa “Regala  un sorriso”, promossa dal trentottenne Gianluca Pepe, che da anni fa del bene a tanti bambini ma anche a tanti adulti volenterosi di fare a loro volta del bene donando ciò che gli è possibile. Quest’anno l’evento di beneficenza ha una veste nuova e diventa “Regala un sorriso 1+1”; si tratta infatti di raccogliere materiale scolastico, da devolvere a strutture come asili e scuole cittadine, ma anche raccogliere alimenti a lunga conservazione che poi verranno distribuiti ad associazioni del territorio.

Verranno raccolti come materiale scolastico quaderni, fogli da disegno colorati, sticker colle, forbici, libri per bambini, matite, pennarelli, tempere, ecc; mentre come alimenti a lunga conservazione si raccoglierà pasta, olio, aceto, legumi, sottaceti, farina, zucchero, sale e scatolame vario come mais, tonno, carne in scatola, ecc.

Sarà possibile donare fino a inizio settembre contattando Gianluca sulla pagina Facebook  “Il Giagy” (https://www.facebook.com/bustolive ) oppure al numero 346 9781333


mercoledì 12 aprile 2023

 RIPARTO DA ME

di Redazione a Gianluca Pepe


-  Da cosa nasce questo esperimento sociale?

«Tutto nasce la settimana prima di Pasqua, come fioretto, quasi per gioco. Dopo essermi imbattuto per l’ennesima volta su video stupidi e osè su Tik-Tok di ragazzi che bullizzano i più deboli e di ragazze che fingono di vendere il loro corpo, cioè la loro dignità, per qualche like; ma quando ricevono commenti negativi, si offendono dicendo che in quei video recitano solo una parte...
ho pensato agli anni 90 quando non c’erano social e cellulari con connessione internet ma il telefono serviva solo per telefonare; non c’erano like o visualizzazioni. L’unico pensiero era scendere in cortile per tirare 4 calci al pallone, giocare a guardie e ladri, o passare ore e ore a parlare, ridere, scherzare.
Ho quindi pensato: “Basta! Io non ci sto più a tutta questa munnezza (come si direbbe al mio paese)”, così ho deciso di fare un esperimento sociale semplicemente staccando tutto e facendo un passo indietro, niente cellulare»

- I tuoi amici e la tua famiglia come hanno preso questa tua decisione?

«Mia moglie è abituata a questi miei colpi di testa, queste mie pazzie improvvise. Gli amici e i colleghi hanno pensato che ero un pazzo anzi, addirittura, alcuni hanno iniziato a scommettere su quanto fossi durato e si sono organizzati con chiamate a sorpresa con numeri diversi e a diversi orari per vedere se spegnevo veramente il telefono… dicevano che non sarei durato più di due ore».

- Questo ti ha infastidito?

«No assolutamente anzi, questo mi ha dato ancora più carica. Quello che forse mi ha infastidito di più, sono state le risate su questa mia decisione come se io stessi facendo una cazzata senza senso. Ma forse è stata la cosa più sensata e più bella che potevo fare negli ultimi 5 anni. Anche perchè io arrivo proprio da una generazione dove non c’era la tecnologia quindi sapevo già come si viveva prima e come si vive oggi».

- Meglio prima o oggi?

«100.000 volte meglio prima, baratterei 5 anni della mia vita per tornare negli anni ‘90».

- Perchè dici ciò?

«Perchè in questi giorni ho riscoperto cose perse, come: leggere la gazzetta o un giornale cartaceo (ora si fa tutto con il cellulare), passeggiare nella natura, ascoltare il fischiettio degli uccellini, dedicare più tempo alla mia famiglia e a mio figlio guardandoli negli occhi, senza l’ansia di dover guardare il cellulare per vedere se è arrivato un messaggio, un commento, un like o fare come la maggior parte della popolazione del mondo, che guarda le storie, i post per poi sparlare, o essere invidiosi. Ma poi invidiosi di cosa? Ognuno di noi ha una propria vita e sta a noi renderla belle e magica».

- E’ stato difficile?

«Se devo essere sincero le prime tre ore si, perchè sei abituato ad avere sempre il telefono in mano che diventa come per chi fuma togliergli una sigaretta. Se ci mettiamo anche che, io ho un programma radiofonico dove i social sono la base per aumentare ascolti, e facendo come secondo lavoro il venditore di prodotti 100% Naturali e 100% Biologici, dove la maggior parte di vendite la fai tramite le storie, i Reel e i messaggi su WhatsApp; non è stato facile».

- Per gli auguri di Pasqua come hai fatto?

«Mi ero organizzato prima nel senso che avevo messo sui miei stati questa mia decisione sapendo che l’avrebbero vista tutti, e alle persone importanti ho fatto gli auguri in anticipo».

- Quando hai riacceso il telefono cos’è successo?

«Quello che già sapevo centinaia di messaggi, commenti, email. Ma non ho letto nulla!»


- Come mai?

«Perchè il mio esperimento prevedeva proprio questo, vedere in 3 giorni quanto tempo avrei perso a dover leggere, scrivere, o dover commentare. Quanto tempo avrei dovuto passare al telefono togliendo tempo alla mia famiglia quindi ho cancellato tutto senza guardare nulla».

- Rimpianti o cosa ti senti di consigliare ai giovani d’oggi?

«Rimpianti nessuno, anzi questo mio esperimento mi ha convinto sempre di più a fare questa cosa una volta la mese come pulizia per poi arrivare se riesco a farlo tutti i weekend, spegnere il telefono il venerdì sera e riaccenderlo il lunedì mattina.

È veramente difficile in un mondo dove il cellulare te lo porti pure sulla tazza del gabinetto, l’unica osa che mi viene in mente è una frase di una bellissima canzone di Gabri Ponte che dice: “Ma che ne sanno i 2000"».

lunedì 26 settembre 2022

 QUATTRO CHIACCHIERE CON... MARCO ROMA

-intervista di Valentina Bottini-

1.      Presentati a 360°

«La mia famiglia ha origini nel sud d’Italia; ma ben presto diventiamo romani  lavorando nel settore del commercio di abbigliamento. Tutt’oggi dirigo un’attività di abbigliamento.

Mi affaccio 7/8 anni fa nell’ambito della radio  dove divento la sigla ufficiale di un noto programma della notte su ***; così nasce la  mia avventura radiofonica nelle radio  nazionali diventando a volte come la chiave di programmi importanti. Ho collaborato con attori e personaggi dello spettacolo facendo interviste radiofoniche; ho potuto conoscere personaggi che hanno partecipato a reality; sono stato ospite delle loro cene private a Roma… così sono entrato a far parte di un mondo parallelo a quello che è la mia vita di giorno che ruota attorno alla mia attività. Così ho iniziato a girare varie radio in tutto il mondo con i  miei jingle  dalla Spagna, all’America, al Cile,  al Brasile… la radio stessa ha fatto richiesta per me per inserirmi nel libro Guinness World Record con la motivazione che io  ho cantato jingle in tutte le radio del mondo   che neanche un cantante aveva mai fatto».

2.      Dove e quando è nata la tua passione per il mondo della radio?

«E’ stato mio papà a trasmettermi la passione per la radio. Lui era appassionato delle radio; lui aveva sempre acceso due  radio in contemporanea».

3.      Da dove nasce l’idea di intervenire nelle  principali radio di tutto il mondo? Sia in quelle più grandi e famose, sia in quelle più piccole e locali?

«La  direttrice  decise di togliermi la sigla del programma su *** perché aveva sentito i miei jingle altrove. Io ho sofferto molto per qualche  giorno, poi quando è passata la sofferenza iniziale  gli ho detto che  i jingle di Marco Roma avrebbero potuto girare   il mondo e che non si sarebbero dovuti fermare in una   radio sola. Così è stato; li ho fatti girare in tutto il mondo proponendo anche svariate interviste da ogni dove d’Italia».

4.      Qual è l’argomento  delle tue telefonate?

«L’argomento delle mie telefonate, dei miei jingle, delle mie interviste è uno solo: l’amore».

5.      Parlami dei consigli che dai in radio. Da chi/dove trai ispirazione per i tuoi consigli?

«I consigli radiofonici che do’ sono di una vasta gamma. Se sei insofferente per amore, se hai problemi economici, se hai perso il lavoro, se hai una sofferenza, se hai una depressione, se hai un problema di  salute io dico sempre che c’è una speranza. L’ispirazione   arriva dal mio cuore; perchè c’è scritto “preserva il tuo cuore più di ogni altra cosa perché da esso provengono le fonti di vita. Io credo fermamente nel Dio che è nei cieli che esaudisce una preghiera e tutto ha una speranza nella vita. Lui parla, il mio cuore detta e io do’ consigli».


6.     
Cosa vuoi trasmettere a chi ti ascolta?

«Io faccio tutto questo non per essere vantarmi. Quando vado  in qualche radio dove mi intervistano loro a volte mi trattano come una star, ma io  resto  con i  piedi per terra, resto semplice. Mi dicevano “Marco Roma, che onore vederti dal vivo”; ma io rimanevo coi piedi per terra. Faccio un esempio: ad Aurora  Ramazzotti, la figlia di Eros Ramazzotti, ho cantato la canzone che il padre le ha scritto, “L’aurora”, e lei mi ha detto “Grazie Marco, grazie per il tuo coraggio”. Io non voglio trasmettere la fama, non cerco la fama e la notorietà; io voglio essere un puntino nel mondo, l’ultimo puntino, voglio trasmettere l’amore. L’amore che Dio mi ha  trasmesso, voglio donare l’amore. È più bello donare che ricevere».

7.      Esiste l’amicizia nel mondo della radio?

«L’amicizia nel mondo della radio esiste. Ne cito solo una, una  delle tante. Durante una delle mie interviste radiofoniche ho conosciuto Salvo Veneziano, uno dei concorrenti del primo Grande Fratello. Con lui ci sentiamo, ogni anno gli mando gli auguri di buon compleanno e lui mi ha sempre risposto ringraziandomi e mi ha detto che è bellissimo quello che faccio nelle radio. Sì, può esserci  l’amicizia in radio anche con persone… il grande Paolo Calissano, che è morto poco  tempo fa, un giorno mi chiamò e si sfogò con me, mi parlò della sua vita e dei suoi problemi; in quel momento  abbiamo escluso la radio».

8.     Raccontami un episodio simpatico/divertente/riflessivo/curioso/ /significativo.

«L’episodio più bello che posso  raccontare è quando ci sono radio, anche dalla Spagna, che a volte mi mandano  messaggi, speaker  e direttori artistici, dicendomi che sono grande».

9.      Quali progetti hai per il futuro?

«Per il futuro  vorrei poter volare più in  alto  e senza limiti. Una cosa che vorrei e che ho chiesto è di poter volare nel Suo Regno per poter contemplare le Sue meraviglie, questa è la prima cosa, poi tutto  quello che verrà di bello io lo prenderò».


10.  Tre aggettivi con cui gli altri ti definiscono?


«Mi dicono che ho un estro illuminato, di non arrendermi mai e nel bene e nel male di agire a volte di getto come nei jingle».


11.  Tre aggettivi con cui ti autodefinisci?


«Per chi sa comprendermi, gli aggettivi che mi autodefinisco sono… fede, speranza e amore».


12.  Se fossi un personaggio storico  chi vorresti essere? Perché?


«Non vorrei essere nessun personaggio storico. Se proprio  devo scegliere vorrei assomigliare a Gesù perché Lui era umile  di cuore, era mansueto, era dolce, era buono, Lui diceva: “Prendete il mio giogo sopra di voi e fate come me, che sono mite ed umile di cuore”(Mt 11, 29). Noi dobbiamo ispirarci a Lui, dobbiamo aspirare ad essere come Lui ».



mercoledì 17 novembre 2021


IL NATALE

di Pepe Gianluca

Se pensiamo al Natale chiudiamo gli occhi, torniamo a quando eravamo bambini e aspettavamo con ansia quel giorno. Le città addobbate con luci, alberi, presepi; per le strade passavano persone vestite da Babbo Natale a distribuire caramelle e cioccolatini, mentre gli zampognari passano per le vie delle città a suonare melodie natalizie. Purtroppo con gli anni e per colpa di questa pandemia, che sicuramente non aiuta, tutta questa magia si sta svanendo. 

È per questo che con il mio staff, composto da Valentina e Valeria, abbiamo pensato di dedicate nel nostro programma radio Flash, che va in onda tutti i mercoledì dalle 20:00 sulle frequenze di RadioBusto Live, parte della puntata al Natale per adulti e piccini. Abbiamo creato dei concorsi natalizi dove mettiamo in palio dei premi, faremo qualche telefonata a casa, e daremo la possibilità di scrivere la letterina a Babbo Natale e leggerla in diretta durante il programma. Con questa iniziativa speriamo di riportare un po’ di atmosfera natalizia e quel clima di gioia e felicità per strappare dei sorrisi che fanno sempre bene. Ci riusciremo? Bho questo non possiamo saperlo possiamo solo aspettare e vedere. 

Per informazioni sui nostri concorsi basta visitare le nostre pagine social di Facebook “Flash” e “Il Giagy e la Vale”.

 

IL  SOGNO DENTRO UN SOGNO di  redazione Oggi, 25  settembre, è la giornata mondiale dei Sogni. Per  celebrarla raccontiamo la storia di un b...