lunedì 12 giugno 2023

 COSA VUOL DIRE PER UN NAPOLETANO VINCERE LO SCUDETTO

di Gianluca Pepe


Era il lontano 1990, esattamente il 29 aprile, quando il Napoli vinse il suo secondo scudetto. Come dimenticare l’artefice che ci fece vincere quella volta… l’uomo diventato un simbolo, un’ icona, una divinità per tutti i Napoletani: Diego Armando Maradona, un fenomeno con la palla tra i piedi ma fuori dal campo ci sarebbe molto da discutere. Questo però non può cancellare quello che è stato e quello che sarà per Napoli.
Io avevo 5 anni, ero ancora troppo piccolo per capire cosa voleva dire vincere uno scudetto o tifare una squadra, ai tempi non era come oggi, una volta un bambino di 5 anni era solo una creatura alla scoperta del mondo, con i soldatini, le macchinine, si c’era anche la palla ma era solo una palla.  Oggi a 5 anni il bambino deve già sapere palleggiare, sapere scartare ma soprattutto deve già avere la sua squadra del cuore, deve già giocare a calcio. Una volta quando un papà aspettava un figlio sperava che era maschio per portare avanti la dinastia il cognome, ora quando un papà aspetta un figlio maschio la prima cosa che pensa è: farà il calciatore e farà tanti soldi. Bah! 



Se faccio un salto indietro rivedo grandi squadre, come il Milan di Sacchi e di Capello, rivedo grandi giocatori come Maldini, Baresi, Costacurta ma anche Del Piero, Zanetti, Bergomi, Pagliuca,Peruzzi, Di Livio, Ronaldo il fenomeno, Totti, Roberto Baggio. Tutti giocatori che giocavano a pallone per divertirsi, per sport, per amore dei tifosi e per amore della maglia che indossavano. Se guardo a oggi vedo solo giocatori che giocano per monetizzare. Lì capisci che c’è qualcosa ormai nel sistema che non funziona più, così ti allontani un po’ dal calcio e dal tifo, e avendo un figlio maschio il mio primo pensiero è che faccia quello che più gli piace, ma se dovesse essere il calcio farò di tutto perché giochi per divertirsi.
Un giorno all’improvviso però avviene un miracolo, esattamente il 4 maggio 2023 quando il Napoli vince il suo 3 scudetto, io 38 anni mio figlio 3!
Lì la gioia nonostante tutto è tanta, è un’emozione che non si può descrivere, è vedere una città in festa, e che festa, è vedere negli occhi di grandi e piccini una luce immensa, è aver riportato Napoli dove merita di stare, è togliersi un’etichetta durata 33 anni: “Lo scudetto di Maradona”.
Fino a ieri quando sentivi parlare di Napoli veniva sempre accostata come la città della monnezza, la città delle rapine, furti, i famosi quartieri spagnoli! Oggi lo scudetto ha cancellato tutto quello che si diceva, migliaia di persone oggi vanno a Napoli, a visitarla, a fare foto, a prendere un ricordo da portare a casa, oggi milioni di persone parlano bene di Napoli, le stesse che prima parlavano male!
Per un napoletano invece Napoli è la città del sole, del sorriso, la città dei limoni, della mozzarella, del mare della meravigliosa Costiera Amalfitana, la città del Vesuvio, la città dei grandi del cinema come Totò, Edoardo de Filippo, Sofia Loren, Massimo Troisi, cantanti come il mitico e unico Pino Daniele e Nino D’Angelo... per un Napoletano Napoli è Napoli!
E quando un forestiero va al sud chiagne due volte, quando arriva e quando a da parti!



 ARIA DI PRIMAVERA di Valentina Bottini Una nuova forza vitale ritorna in me. Una frizzante arietta soffia tutt’intorno. Voglia di f...