venerdì 23 ottobre 2020

  Un amico è così 

di Gianluca Pepe


E poi in un giorno di ottobre mentre sei al lavoro ti arriva un messaggio che non avresti mai voluto ricevere... il tuo Amico non c’è più! E’ lì allora che rimanendo sconcertato torni indietro con la mente, sembra ieri che eravamo bambini e giocavamo all’Oratorio San Luigi insieme, quanti tiri al pallone che abbiamo fatto! Poi un giorno le nostre strade si erano divise senza sapere come mai! Ma un giorno entrando in sede dell’associazione sclerosi multipla ci siamo ritrovati… è stato lì che ho capito come mai ci eravamo persi. La malattia aveva preso il sopravvento, eri in carrozzella ma non avevi perso il tuo grande sorriso. Ricordo ancora che abbiamo fatto tutto il giorno a parlare, ridere, scherzare e ricordare i bei momenti. Ricordo che mi dicesti: “vorrei una carrozzella elettrica con i cerchioni fluorescenti per fare le gare”: sei sempre riuscito a farmi ridere e a farmi stare bene.

Uscito da quella sede ti avevo ritrovato e dovevo fare qualcosa per aiutarti, e allora ci siamo dati tutti da fare amici, parenti, Alpini; tutti per cercare di organizzare uno spettacolo di beneficenza, per poterti regalare una macchina attrezzata in modo che potevi andare a fare le visite e le cure di cui avevi bisogno.

Ricordo quando ti ho portato la maglia della Yamamay autografata dalle giocatrici, e facendoti vedere le foto delle ragazze mi dicesti... non si può dire, lo teniamo per noi. Avevi la mia stessa fissa andavo matti per le belle ragazze ahaha!

Poi la partenza con tua mamma per andare a vivere in Sicilia vicino ai tuoi parenti. In cuore mio ero dispiaciutissimo, ma sapevo che era la soluzione migliore per te.

Alle volte pensiamo che le persone siamo invincibili, immortali, ma poi ci pensa la vita a ricordarci che non è così! Come dice la mia amica Laura Pausini: “non ha bisogno di parole mai, con uno sguardo solo capirai, un amico è così”! Si perché l’amicizia vera non è telefonarsi o vedersi sempre, ma sapere che qualsiasi cosa in qualsiasi momento lui c’è!

Adesso grande amico mio farai il tuo ultimo viaggio, andrai in un posto molto più bello, ma sappi che questo non è un addio, ma solo un arrivederci. Quando sarà il momento, ci rivedremo e torneremo a giocare insieme, commenteremo le belle ragazze e faremo le gare con la carrozzella. Miraccomando non ti dimenticarti di me e aspettami! Buon viaggio amico mio!

 

martedì 20 ottobre 2020

 Cos’è il Natale?
 
di Gianluca Pepe


Appena finita l’estate che ti volti ed è subito Natale.

Ma quest’anno sarà diverso dagli altri Natali, quest’anno a tenerci compagnia ci sarà il Covid-19… accendendo la tv si sente parlare di decreti che impongono restrizioni, coprifuochi e divieti di uscire; forse basterebbe che tutti rispettassero le regole? Regole semplicissime imposte per il nostro bene, per il bene del prossimo e dei nostri cari. Un decreto che potrebbe imporre la chiusura in casa proprio nella festa più bella dell’anno, quella festa che ogni bambino, anche il bambino che c’è in noi adulti, aspetta con ansia ogni anno.

Guardando gli occhi di tuo figlio torni indietro nel tempo e ripensi a quando eri piccolo, quando aspettavi questo giorno dell’anno con ansia… i negozi che iniziavano a decorarsi con luci, addobbi, presepi, gli zampognari che passavano nelle vie della città a suonare e intonare canti natalizi, persone vestiti da Babbo Natale ed elfi in giro per la città a distribuire caramelle e letterine che poi compilavi con i tuoi desideri e l’attaccavi sul grande pino nella piazza principale della città o la imbucavi nella casetta di Babbo Natale. La casa si colorava con luci addobbi e nello stereo di casa risuonavano canzoncine che ti portavano a vivere questa magia. Con tanta attesa nel cuore e occhi che brillavano arrivava il pranzo con i parenti: venti persone tutte intorno a un tavolo con noi, piccolini che aspettavamo rigorosamente la mezzanotte del 24 per trovare sotto l’albero i regali tanto aspettati portati da Babbo Natale, che con la sua magnifica slitta trainata dalle sue inseparabili renne faceva il giro delle case e senza farsi vedere riempiva la casa di doni. Poi ritorni alla realtà e ti accorgi che tutto questo, tutta questa magia potrebbe non arrivare quest’anno.


Allora riflettendo ti viene in mente un’idea per far capire alle persone cosa rischiamo di perdere quest’anno! Ogni anno io e il mio staff del programma radiofonico Flash (che va in onda sulla radio della nostra città: RadioBusto Live) facciamo un video di Natale e ogni anno chiediamo ad attori, comici, personaggi noti e persone comuni di collaborare con noi, con un semplice selfie o con un video dove augurano a tutti delle buone feste. Quest’anno abbiamo pensato di fare qualcosa di particolare ma per farlo abbiamo bisogno del vostro aiuto! Pensavamo di chiedere a mamme papà, nonne e nonni, ma soprattutto ai bambini (che non hanno problemi ad apparire sui social) di mandarci un selfie a tema Natalizio o un mini video dove in una parola spiegate cos’è il Natale per voi.  Una volta ricevuti i video e le foto, faremo un montaggio che posteremo sulle nostre pagine e vi manderemo in privato (così potrete fare lo stesso). Con questo video speriamo di poter rivivere anche quest’anno la magia e la tradizione, ma soprattutto di poter festeggiare questa festa seduti accanto ai nostri parenti e alle persone a cui vogliamo bene.

Maggiori informazioni potete trovarle sulla nostra pagina Facebook FLASH oppure potete contattarci o mandarci le vostre foto e i vostri video al 3469781333.

Contiamo sull’aiuto di tutti voi!

lunedì 12 ottobre 2020

 RIFLESSIONI DALL'ESTATE COL COVID-19 

di Gianluca Pepe e Valentina Bottini

 

Dal cassetto della scrivania ieri ho tirato fuori una riflessione sulle vacanze estive che il mio amico Gianluca mi aveva mandato a fine agosto… non è un articolo dimenticato e postato fuori tempo,  ma è un articolo estremamente attuale per l’argomento trattato. Riflessioni dopo una vacanza estiva che si sperava fosse a conclusione di mesi di fatica e sconforto e invece con il nuovo obbligo di mascherine e con probabili nuove restrizioni, le speranze di Gianluca sono ancora rimandate…  bisogna ancora rimboccarsi le maniche ma con la certezza che ce la caveremo “proprio come ho sempre fatto, con le gambe ammortizzando il botto, poi mi rialzerò ammaccato non distrutto!”:

 «E poi arriva un’estate anomala, il blackout con tre mesi chiusi in casa senza poter uscire, senza poter vedere amici o parenti, senza poter stringere mani e dare baci.

Arrivando così ad agosto con l’incertezza delle vacanze, partire o restare a casa? Ma la voglia di libertà, la voglia di normalità è troppo forte e così tra mille paure e mille dubbi si arriva a Riccione con tutte le precauzioni del caso e con la tua mascherina che ti accompagnerà tutta estate.

Bastano pochi giorni di hotel e spiaggia per fare amicizia, conoscere persone, scambiare sorrisi e parlare…  cose banali ma che due mesi prima ti sono mancate. Sotto il tuo ombrellone passi i momenti più rilassanti e piacevoli, parli con i tuoi vicini, giochi con tuo figlio e con i bambini che vengono lì si presentano e ti sorridono. Un sorriso liberatorio, un sorriso di gioia, di felicità, di libertà finalmente ritrovata.

Eppure vedo persone che non rispettano le regole, vedo ragazzi adolescenti che vanno in giro e nelle discoteche sottovalutando il rischio; mi chiedo se siano inconsapevoli o incoscienti ma so per certo che se dovessero chiudere ancora tutto, quelli a pagarne di più saranno proprio loro i bambini!

Mentre facevo questi pensieri ho conosciuto Luca, Sara e il piccolo Leo, una famiglia davvero umile, dolce, amorevole che ti entra nel cuore come se la conoscessi da anni. Facendo questo incontro ho capito che esistono ancora famiglie e persone che non si fermano all’apparenza, che non giudicano per il vestito firmato, o per il conto in banca, ma che ti entrano in profondità con semplici gesti e parole.

Alla fine della vacanza arriva il momento dei saluti: saluti agli amici che hai conosciuto, saluti allo staff dell’albergo -una famiglia splendida che ti ha fatto sentire subito a casa-, saluti al mare con un po’ di malinconia mista a nostalgia che tutto questo sia giunto alla fine ma con la speranza di tornare a casa e riprendere la vita normale di tutti i giorni. Quella vita che politici, istituzioni, ma soprattutto comportamenti immaturi di molte persone ti hanno condizionato e riascoltando la canzone di Max Pezzali dove dice: “se ce la farò ad affrontare ogni giorno tutto quello che verrà?”, anch’io mi pongo la stessa domanda ma poi guardando gli occhi di tuo figlio e l’amore indescrivibile per tua moglie capisci che come dice la c anzone: “Me la caverò proprio come ho sempre fatto, con le gambe ammortizzando il botto, poi mi rialzerò ammaccato non distrutto!”»

 ARIA DI PRIMAVERA di Valentina Bottini Una nuova forza vitale ritorna in me. Una frizzante arietta soffia tutt’intorno. Voglia di f...