lunedì 23 dicembre 2019




"BE A KID THIS CHRISTMAS": DAL GALLES L'AUGURIO DI NATALE PIù EMOZIONANTE

di Valentina Bottini
imageArriva dal Galles il più bel video del Natale 2019 realizzato da una ferramenta a conduzione familiare, attiva dal 1895. Per tornare ad apprezzare la ricorrenza del 25 dicembre, l’azienda suggerisce di viverla con gli occhi di un bambino.
Thomas Lewis Jones è il proprietario di una piccola ferramenta, la Hafod Hardware, a conduzione familiare a Rhayader, che quest’anno ha deciso di realizzare un video di auguri natalizi per incentivare le persone a scegliere i piccoli negozi e non la grande distribuzione per i loro acquisti natalizi.
Questo spot in pochi giorni è diventato virale conquistando tutti e sorprendendo lo stesso proprietario che non si aspettava un tale successo, tanto che la BBC lo ha definito un capolavoro, annunciando che è stato eletto dagli utenti come lo spot più bello del 2019. Tale successo è merito della semplicità del video e dei profondi messaggi che trasmette.
Con questo cortometraggio Thomas ha voluto opporsi al comando “Comprare!” delle catene commerciali con il linguaggio delle emozioni, per ricordare che spesso noi grandi viviamo il periodo natalizio con l’ansia e lo stress di rendere perfetto il 25 dicembre, quando invece, per avere un giorno perfetto e vivere un sereno periodo festivo, basterebbe tornare ad apprezzarlo vivendolo con la semplicità e l’innocenza degli occhi di un bambino.
Il protagonista dello sport è il piccolo Arthur Jones, figlio – di soli due anni
– del proprietario che, sulle note della canzone “Forever Young” interpretata da Andrea Von Kampen, vive una sua normale giornata lavorativa: si sveglia e si prepara, fa colazione, va lavoro in negozio dove serve i clienti e rifornisce gli scaffali. Al momento del ritorno a casa si china per raccogliere l’abete ma, chi si rialza e si carica in spalla l’albero, è un adulto che gli somiglia. Mentre l’uomo si allontana con l’albero compare la scritta “Be a kid this Christmas”, cioè «vivi questo Natale come un bambino».
Il bambino del video è la rappresentazione di come tutti noi adulti dovremmo vivere le feste ovvero con la semplicità e la sorpresa con cui vivono le festività i più piccoli, per recuperare quello spirito natalizio di cui ci siamo dimenticati; ecco quindi spiegato il messaggio della frase finale.
.Questo spot dimostra anche un altro postulato del Natale: non importa quanto si spende perché, se una cosa è fatta con il cuore, sicuramente avrà degli ottimi risultati. Proprio come questo video che è stato girato in un solo giorno, senza interpreti professionisti, senza scenografie particolari e spendendo per la sua realizzazione solo 100 sterline (poco più di 100 euro) a dimostrazione che, per arrivare al cuore, bastano pochi e semplici gesti.
Mi unisco al messaggio di questo filmato augurando a tutti di vivere questo Natale come se fossimo dei bambini, ma ancor di più l’augurio è quello di vivere sempre, tutto l’anno, con gli occhi di un fanciullo per tornare a sorprenderci delle piccole cose e apprezzare ciò che abbiamo.

Da un articolo di Sguardi di Confine: https://www.sguardidiconfine.com/be-a-kid-this-christmas-dal-galles-augurio-di-natale-piu-emozionante/

martedì 3 dicembre 2019

DA CENT’ANNI IL FASCINO DELLA RADIO CONTINUA…


di Valentina Bottini



Già alla fine dell’Ottocento Guglielmo Marconi era impegnato in esperimenti sulla trasmissione di suoni a distanze sempre maggiore e nella ricerca di finanziamenti per i suoi studi sulla trasmissione telegrafica senza fili. Recatosi a Londra riesce a  brevettare le sue invenzioni tra cui, il 2 giugno 1896, il brevetto per la radio. Ma la paternità dell’invenzione venne subito messa in dubbio poiché negli stessi anni altri studiosi stavano lavorando alla trasmissione telegrafica senza fili, in particolare Nikola Tesla, inventore serbo di nascita, ma cittadino statunitense: all’italiano nel 1911 venne attribuita la paternità dell’invenzione dalla High Court britannica ma nel 1943 la Corte Suprema degli Stati Uniti diede la precedenza ai brevetti di Tesla, ma solo nel territorio USA.
Negli anni '20 si avvia l’ipotesi che la radio possa essere uno strumento utile per comunicare notizie in modo unidirezionale da uno verso quante più persone possibili indipendentemente dalla loro vicinanza/lontananza: nasce la radio come mezzo di comunicazione di massa.

La radio, come la intendiamo oggi, nasce nel 1919 in America grazie a John Flaming ed ottiene un largo consenso e una rapida diffusione seguendo un modello “libero” affidato all'iniziativa privata. Il modello monopolistico, affidato allo Stato e quindi gestito come servizio pubblico, si diffonde invece nel vecchio continente dove è l’Inghilterra a fare da traino, proprio qui nel 1922 viene fondata la più antica radio del mondo tuttora esistente: la BBC.
In Italia  già nel 1909 ci sono i primi tentativi di telefonia circolare ma solo nel 1923 iniziarono le trasmissioni sperimentali della prima emittente italiana, il radio Araldo di Roma. Ma ancora non esistono emittenti pubbliche perchè un decreto del regime fascista stabiliva che le radiocomunicazioni fossero riservate allo Stato.

Durante il periodo fascista il centro radiofonico Roma Prato Smeraldo si trasferì al nord Italia dando il via alle  trasmissioni il 10 giugno 1944 come Radio Tevere. Le sale di registrazione erano a Milano, i programmi venivano trasmessi via cavo alla stazione trasmittente di Olgiate Olona e da qui diffusi, mentre gli uffici amministrativi erano a Busto Arsizio. Il 25 aprile 1945 la Divisione Alto Milanese occupò gli uffici bustocchi e cambiò il nome in Radio Alto Milanese; alle 22:00 del 25 aprile questa radio fu la prima ad annunciare al mondo che l'Italia era stata liberata. Il 4 maggio 1945, per ordine degli alleati, l'emittente diventò Radio Busto Arsizio e continuò la sua attività fino al 23 maggio di quell'anno, quando venne chiusa sempre per volere degli alleati.

Successivamente ci furono vari tentativi di costituire una stazione radio alternativa a quella di Stato; solo dalla fine degli anni '70 in Italia iniziarono a trasmettere diverse stazioni amatoriali attive durante il fine settimana. Questa situazione si è poi legalizzata e la radio è diventata un popolare contenitore accessibile a tutti. Negli ultimi trent’anni essa è stata  il “trampolino di lancio” per molte persone diventate poi note sia in ambito televisivo sia musicale.

Anche oggi con la vastità dei mezzi di comunicazione super-veloci e di immediata consultazione (come internet e molteplici canali televisivi) la radio mantiene il suo fascino attirando un gran numero di persone sia come ascoltatori sia come speaker. Negli ultimi anni radio e web si sono uniti dando la possibilità a chiunque di creare una propria frequenza comodamente dal divano di casa sua.

 ARIA DI PRIMAVERA di Valentina Bottini Una nuova forza vitale ritorna in me. Una frizzante arietta soffia tutt’intorno. Voglia di f...