lunedì 17 ottobre 2022

LE  RIVELAZIONI CHE NON TI ASPETTI

intervista a Gianluca Pepe


-          COS’È IL MATRIMONIO PER TE?

Se ti devo rispondere in modo religioso per me il matrimonio è una promessa solenne davanti a Dio al suo amore e alla sua grandezza, se invece ti dovessi rispondere come risponderebbero molti giovani oggi ti direi che è una forma di burocrazia per fare in modo che la tua futura moglie e i tuoi figli abbiano dei diritti legalizzati.

-           COME HAI VISSUTO I PREPARATIVI DEL TUO MATRIMONIO?
Descrivere il nostro matrimonio in poche righe è davvero complicato perché è stato un vero e proprio tour de force. Nel senso che dopo 4 proposte di matrimonio, 4 anni di fila di fiere matrimoniali (perché Chiara non si sentiva mai pronta, nonostante 15 anni di fidanzamento e 3 di convivenza) alla fine ce l’abbiamo fatta. Nel momento in cui abbiamo iniziato i preparativi e fissata la data del 22 giugno 2019, abbiamo saputo di aspettare una bimba; il problema è che la scadenza del parto era fissata per il 28 giugno 2019 e quindi la consapevolezza di rischiare di non arrivare all’altare ma in sala parto era molto alta. Così abbiamo dovuto cambiare tutto anticipando il matrimonio a un’unica data possibile, giovedì 7 marzo 2019 perché dopo non potevamo sposarci in quanto entravamo in quaresima e poi in Pasqua e quindi non sposavano. Abbiamo dovuto spostare il viaggio di nozze perché in essendo dolce attesa Chiara non poteva prendere l’aereo per il Madagascar, e l’unica meta possibile in quel periodo era la crociera nel Mediterraneo.

-          QUINDI MATRIMONIO E FIGLIO INSIEME? 
L’idea era quella solo che al terzo messe di gravidanza facendo tutte le visite di routine , purtroppo ci diedero una notizia che in quel momento non vorresti mai sentire, praticamente c’erano dei valori sballati e bisognava fare ulteriori esami. Solo che i tempi erano ristretti. Purtroppo il 27 dicembre ci dissero che la nostra bambina (perché era una femmina, Rebecca) aveva una malattia rarissima e al 90% non ce l’avrebbe fatta. Mia moglie si attaccava giustamente al quel 10% io più realista mi chiusi in un mondo tutto mio e non vi facevo entrare nessuno. Quindi in quel momento noi dovevamo organizzare un matrimonio in 3 mesi, e nello stesso tempo decidere il futuro di nostra figlia. Il giorno del mio compleanno, 16 gennaio, ci dissero che era confermata la malattia; e cera solo 1% di possibilità che sarebbe andata bene. Le soluzioni erano 2 o rischiare e andare al termine o interrompere la gravidanza.

-          E ALLA FINE COSA AVETE DECISO? (SE POSSO)
Alla fine abbiamo deciso di non rischiare, noi crediamo molto in Dio e abbiamo pregato tanto in quel periodo però crediamo molto anche nel destino, e abbiamo detto che se doveva andare così ci sarà stato un motivo! Così abbiamo deciso di interrompere la gravidanza, il 14 febbraio, al quinto mese, abbiamo perso la nostra bambina e Chiara, visto i tempi bruciatissimi, ha dovuto anche partorirla.

-          DOVE AVETE TROVATO LA FORZA PER CONTINUARE E NON MANDARE TUTTO ALL’ARIA?
Sarò sdolcinato ma l’abbiamo trovata nel nostro amore perché quel fatto ci aveva unito ancora di più, è vero è stato difficilissimo preparare il matrimonio con il pensiero di aver perso una bambina che volevamo tantissimo, infatti non volevamo o meglio io non volevo sentire nulla, ad ogni accenno di quello, scattavo e mi chiudevo sempre di più a riccio, forse solo oggi che ne sto parlando ho accettato l’accaduto. E poi c’era il nostro matrimonio sognato da anni, ormai mancava poco a realizzarsi non potevamo mollare proprio in quel momento.

-          QUESTO FATTO HA CONDIZIONATO?
Sì, diciamo che ha condizionato tutto, la data, il viaggio di nozze, la lista degli invitati da tagliare per risparmiare più soldi possibili per la bimba, erano cambiati tutti i piani, e rimetterli come l’inizio non c’era né la voglia né il tempo.

-          IL TUO ADDIO AL CELIBATO?
Possiamo non parlarne? Ahaha scherzo, diciamo che sono uno molto tranquillo e quindi non mi aspettavo le donne nude, infatti per paura di ciò feci l’errore più grosso che ancora oggi me ne pento, cioè non diedi al mio testimone i numeri di telefono dei miei cognati e di mio fratello in modo che non fossero invitati, per paura che mi portassero in un night club o facessero venire delle spogliarelliste. Diciamo che in quel momento mi avrebbe fatto molto piacere vedere uno spettacolo di Andrea Pucci (che è il mio comico preferito), farmi una gran bella risata e scacciare i brutti pensieri. Purtroppo mi sono ritrovato io con il mio testimone e 4 amici di numero a mangiare una pizza e bere per non pensare. Mi sarei aspettato qualcosa in più dal mio testimone.


-
          CAMBIERESTI QUALCOSA DI QUEL GIORNO?
Ahahah tutto.

-          COME TUTTO?
Sicuramente la data perchè essendo un giorno lavorativo ho dovuto rinunciare alla presenza di una delle mie sorelle. Ricordo ancora fu la prima telefonata che ricevetti alle 7:00 della mattina, era lei in lacrime che piangeva perchè non poteva essere lì al mio fianco, in quel momento ho capito quanto mi voleva bene anche se è l’unica della famiglia che non lo motra; ma soprattutto ho capito quanto io ne voglio io a lei. Poi sicuramente cambierei sia chi mi ha accompagnato all’altare sia il mio testimone. Il motivo è semplice, io penso che il matrimonio sia uno dei giorni più belli della tua vita, e durante i preparativi con la scelta del vestito, la prova, i consigli, ma soprattutto il giorno delle foto col fotografo, (anche se mi ero raccomandato), loro non c’erano. Se andiamo a guardare l’album di nozze vedrete che mia moglie ha 6 pagine di foto con la sua famiglia in casa, io ne ho solo una e sono in casa da solo sia nella vestizione che nel resto. Il testimone e l’accompagnatrice del matrimonio per me sono figure molto importanti come la Madrina e il Padrino per un bambino nel giorno della comunione o della cresima, ti devono accompagnare sempre e rimanere al tuo fianco per il resto della vita, cosa che purtroppo non è accaduta. E poi cambierei un pò tutto il mese, il viaggio di nozze, gli invitati.

-          AL LORO POSTO CHI METTERESTI?
Al loro posto metterei l’altra mia sorella come accompagnatrice all’altare perché per mè c’è sempre, ci 
sentiamo tutti i giorni e le voglio un bene immenso e come testimone mio fratello perché anche se non glielo dico mai o qualche volta litighiamo lui è il mio punto di forza, gli voglio un bene inestimabile.

-          IL TUO RIMPIANTO PIÙ GRANDE
Di rimpianti ne ho un po’, ma forse quello più grande in assoluto, è essere stato l’unico figlio a sposarsi senza le figure importanti che mi hanno fatto crescere: mio padre è i miei zii, quel giorno quando aspettavo mia moglie e guardavo gli invitati continuavo a guardare la prima fila e mancavano loro, bhe è un dolore che solo chi prova può sapere, infatti prima che entrasse mia moglie guardai il cielo e mandai un bacio sapevo che anche se non erano lì fisicamente lo erano spiritualmente.

-          COSA CONSIGLIERESTI A CHI DECIDE DI SPOSARSI?
Il consiglio più grande e prezioso che posso dare forse è di vivere il matrimonio, i preparativi e tutto quello che ci gira attorno non solo come festa di quel giorno, ma di viverselo a pieno scegliere con attenzione ogni piccolo particolare, dalle bomboniere, ai testimoni, agli invitati. Guardare con scrupolo e attenzione chi ci sarà anche dopo che finirà quel giorno, chi non ti abbandonerà e cercherà sempre di non deluderti, di non deludere la tua fiducia o amicizia. Chi ti rimarrà accanto nel percorso della vita qualsiasi cosa accada.

-          VOI AVETE TROVATO PERSONE COSì?
Se togliamo i famigliari che amiamo più della nostra vita, mio suocero e mia suocera persone che non cambierei mai al mondo con nessuno, la mia testimone che considero come la sorella più piccola che non ho mai avuto e la testimone di mia moglie che per noi c’è sempre e non ci abbandona mai, io beh gli altri si possono contare sulle dita di una mano.

Come diceva una famosa canzone di Max Pezzali: “Io non ti prometto qualcosa che non ho quello che non sono non posso esserlo...Se tu ci sarai io ci sarò!”


 

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