mercoledì 15 gennaio 2025

AUGURI A ME

di Gianluca Pepe

E così un giorno dopo l’altro, sono arrivato anch’io a questo traguardo: i fatidici 40! Tutti dicono che i 40 sono i nuovi 20, che a 40 anni si ringiovanisce, che ricomincia la vita il divertimento. Sarà vero? Il mio fisico dice altro…

Facendo un bilancio su questi primi 40 anni posso dire che fortunatamente ho vissuto i mitici anni ‘90, come si dice: "si stava meglio quando si stava peggio.” Ho potuto godermi la semplicità delle cose, la bellezza di tirare 4 calci ad un pallone con gli amici quando nel calcio c’erano le vere bandiere; ho potuto conoscere giochi come: lo schiaffo del soldato, un due tre non passa neanche una foglia, rialzo, guardie e ladri, alla televisione davano: Dragon Ball, Holly e Beji, Mila e Sciro, 8 Sotto un tetto, Dawson Creek, Happy Days, e come musica ascoltavo: 883, Laura Pausini, Eros Ramazzotti, i Backstreet Boys, le Spice Girls…. e a Sanremo c’erano cantati come: Albano, Nino D’Angelo, Anna Oxa, Caterina Caselli, Gianluca Grignani, Alex Britti, Mango, Mino Reitano, Ricchi e Poveri, Toto Cotugno…. Le prime fidanzatine quando uscivi di casa andavi alla cabina telefonica e cercavi di riassumere tutta la conversazione in 50 centesimi o 1000 lire di scheda telefonica, perché a casa c’era il telefono col filo ma volevi la tua privacy e le bollette erano salate; finite le scuole dell’obbligo dove i professori venivano rispettati e amati (ricordo il Trio delle Meraviglie: professoressa di educazione fisica, professore di italiano e professoressa di Tecnica; le scelte erano solo due, se eri fortunato di avere la voglia di studiare, andavi avanti a fare le scuole, altrimenti ti dovevi rimboccare le maniche e andare a lavorare, io ovviamente la seconda scelta.

Poi l’arrivo di una nuova era, i primi telefonini, la Plaly Station, i motorini, il computer portatile, e così via fino ad arrivare ai giorni nostri, all’anno del giubileo 2025. 

Cresci, gli anni passano, ti sposi e metti su famiglia, 21 anni con la stessa ragazza diventata tua moglie, madre dei tuoi figli. Non è stato facile, ma come si dice: l’amore non è bello se non è litigarello. Il segreto? Tanta pazienzarlare e confrontarsi molto, abbracciarsi e prendersi del tempo per sè, per la propria famiglia, stare uniti e vicini qualsiasi cosa accada.

Che dire… arrivi a questi 40 e devi solo ringraziare, ringraziare per ciò che ho vissuto fino ad ora e per come l’ho vissuto. Grazie per gli amici, pochi ma buoni, grazie per i miei suoceri, grazie perché ho una moglie splendida che non cambierei mai con nessun altra e un figlio unico, che mi regala ogni giorno amore e gioia ma soprattutto tanti sorrisi. Sono molto fiero della famiglia che ho.

E come regalo per questi 40 anni? Bhe il sogno era andare alle Maldive, però questo sogno lo spostiamo ai 45 perché per questi 40 anni mi farò due regali più belli, una casetta nuova e l’arrivo a maggio del piccolo Edoardo, e penso che non ci sia regalo più bello di questo. Nulla è più importante per me che la propria famiglia, di stare bene insieme e di amarsi.

Se dovessi concludere scegliendo una canzone per racchiudere questi 40 anni la canzone perfetta è quella di Gabri Ponte: “Ma che ne sanno i 2000”.

Auguri a Me!


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