giovedì 16 gennaio 2020


UN ANNO IN PIÙ

di Gianluca Pepe

 E poi puntuale come ogni anno, quel giorno arriva… la mattina del tuo compleanno appena apri gli occhi il primo pensiero va subito a quelle persone che non ci sono più, ma che per la tua vita sono state importantissime e la loro perdita ha lasciato nel tuo cuore una cicatrice che non si rimarginerà mai. Quelle persone hanno dato la vita per te, quelle persone che sono state un esempio, quelle persone che ti hanno fatto crescere e diventare il ragazzo che sei oggi; quella bambina che desideravi più di qualsiasi altra cosa, ma che il Signore ha voluto diventasse un angioletto per vegliare nel tuo cammino -la baby- ma che non scorderai mai.
Ascoltando la canzone di Gianluca Grignani “Destinazione Paradiso” che capisci che la vita è come un viaggio, ha senso solo se non ha ritorno; quando dice che c’è un mondo che va avanti anche se tu non ci sei più!
La bellezza della vita è proprio questa, va vissuta giorno per giorno senza rimpianti perché volente o nolente un giorno prima o poi tutto questo finirà e non potrai farci ritorno!

Ti alzi  ti prepari per andare al lavoro e capisci che sarà un giorno speciale, quel giorno tutti si ricordano di te, il telefono non smette di vibrare per i tanti messaggi di auguri… Whatsapp intasato, Facebook pieno di notifiche, e tu, nella tua testa, rivivi i 35 anni della tua vita: gioie, dolori, pianti, ostacoli, ma anche traguardi raggiunti e sogni che hai nel cassetto e vorresti realizzare.

Da piccolo ti chiedevano sempre quale lavoro avresti voluto fare da grande e al 99% un maschio rispondeva il calciatore… fino al giorno in cui quella domanda te la fai da solo e finalmente riesci a trovare quella risposta che per anni hai cercato: da grande mi piacerebbe avere uno stabilimento balneare tutto mio, o un posto vacanze da gestire, perché penso non ci sia nulla di più bello, che conoscere tante persone, vederle arrivare col sorriso ed essere capace di farle ripartire con la nostalgia che la vacanza sia finita, con l’augurio di rivederle l’anno successivo perché si sono trovate a casa come in una grande famiglia.

E ripensando alla tua famiglia d’origine rifletti su quanto tempo perso a litigare per banalità e per incomprensioni per colpa di altri. Cercando così di rimediare e riallacciare rapporti che pensavi persi.

In quel momento ti rendi conto che compiere gli anni, non vuol dire diventare vecchi, ma vuol dire maturare! E quando tua moglie ti chiede che cosa vorresti di regalo, capisci che tu in realtà sei a posto così perché non sono le cose materiali che fanno la felicità, ma sono le cose concrete, le persone che ti circondano a regalarti la vera felicità: una moglie bellissima pronta a gettarsi nelle fiamme per te, dei suoceri che non cambieresti con nessuno al mondo, una famiglia d’origine che, anche se chilo metricamente è lontana, è più vicina di quanto tu possa immaginare, e il regalo più bello: l’arrivo di un bambino che ti cambierà la vita.
Ecco cosa vuol dire compiere gli anni!

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