giovedì 25 settembre 2025

IL SOGNO DENTRO UN SOGNO

di  redazione

Oggi, 25  settembre, è la giornata mondiale dei Sogni. Per  celebrarla raccontiamo la storia di un bambino che aveva  il grande sogno di  avere una  sorellina; questo suo desiderio ha contagiato i suoi genitori, diventando anche un loro  grande sogno da realizzare nonostante le difficoltà e le delusioni.

"Nella letterina a Babbo Natale di mio figlio, per due anni consecutivi c'è stato il desiderio di avere una sorellina. La voglia di accontentarlo e fargli questo grande regalo -anche se rimettersi in gioco a 40 anni mi spaventava tantissimo-. La sfortuna di non riuscire a portare a termine 3 gravidanze e la mia voglia di arresa che si faceva largo per non soffrire più;  spiegare ogni  anno a mio figlio che mamma e papà ci hanno provato ma che Babbo Natale non ha letto bene la letterina e si era dimenticato.
Nell'estate 2024, dopo un anno davvero difficile, di nuovo la voglia di reagire, di combattere e di riprovarci... prima di tornare a casa, ecco il regalo di una grande amica di due medagliette raffiguranti la Madonna da portare al collo con tanto amore e tanta speranza. 
Rientri a casa. mia moglie sente qualcosa di strano, qualcosa che non va, fai il test e…… 9 mesi passano tra visite, esami, paure, preghiere, sempre con la Madonnina al collo. Mio figlio ha vissuto con amore e dolcezza questa attesa, questa pancia che cresce e diventa sempre più grossa, ora agli amici dell’asilo con grande tenerezza ha potuto raccontare che Babbo Natale stavolta l'ha ascoltato. Non vedeva l’ora, all’ultima visita di controllo si mise davanti al monitor e quando sentì il cuore del fratellino si commosse. 
Il parto affrontato con coraggio e grinta e Riky tre giorni d’ospedale vissuti con i nonni, in attesa di portare a casa il fratellino e poi... baci, coccole, protezione. gli occhi pieni d’amore. I pianti di un bimbo, non ricordarsi più come si fa, i ritmi che saltano, un po’ di tensione e nervosismo, tante prove da affrontare di nuovo rimettendosi in gioco. 
Fino ad arrivare all’estate 2025, la prima vacanza in 4, la tenerezza di due fratelli, giocare insieme, dargli il latte, portarlo al mare e farlo conoscere a tutti gli amici, le mille attenzioni, le fatiche... grazie a mia moglie donna, moglie, confidente, mamma ma soprattutto. grazie per questi due gioielli che si amano!"

venerdì 5 settembre 2025


 LA FAMIGLIA

di Gianluca Pepe

Che cos’è la famiglia? La definizione del dizionario è: <<Nucleo sociale rappresentato da due o più individui che vivono nella stessa abitazione e, di norma, sono legati tra loro col vincolo del matrimonio o da rapporti di parentela o di affinità>>. Per alcuni è mamma e papà, per altri sono i nonni gli zii, per altri ancora sono gli amici solidi. Non c’è chi ha ragione o torto, la famiglia per ogni uno di noi può essere tutto oppure niente.
Per me la famiglia sono quelle persone che sono il tuo ultimo pensiero quando ti corichi la sera, e il tuo primo pensiero la mattina quando ti sveglia, la famiglia sono tutte quelle persone che nel corso della giornata continui a pensarle come un martello pneumatico nella testa, sono tutte quelle persone che non ci sono più e non te ne fai una ragione, la famiglia sono tutte quelle persone a cui preghi perché non gli succeda mai nulla e vada tutto bene, e che possano passare tantissimo tempo ancora con te. La famiglia sono tutte quelle persone che dopo una giornata storta ti dedicano una parola buona, sono tutte quelle persone che quando torni a casa da lavoro e sei stanco perché hai affrontato una giornataccia, e non vedi solo l’ora di metterti a letto, ti corrono in contro con con un sorriso unico e gli occhi a cuoricino e ti dicono: "papà o amore mi sei mancato ti voglio bene ti amo" e ti abbracciano e tu ti emozioni. La famiglia sono tutte quelle persone per cui daresti la tua vita. E allora come dice Vin Diesel sbocciando una bottiglia di birra nella scena del film 'Fast and Furius': ”Salud mi Famiglia”

venerdì 29 agosto 2025

 


         SAPORE DI MARE 2025

di Gianluca Pepe

Anche quest’anno abbiamo  scelto, per il 5 anno consecutivo, di trascorrere le vacanze estive in Versilia. Ormai a Viareggio in spiaggia ci si conosce tutti; è come una grande famiglia, tra grandi e piccini passi le tue giornate a parlare, ridere e scherzare, parlare del più e del meno godendoti un mare molto bello. Le serate sul lungo mare offrono ristoranti, baretti, divertimento, la lunghissima pineta attrezzatissima per i più piccoli, dove possono giocare con gonfiabili, macchinine, saltarelli, sala giochi e molto altro. In spiaggia, al nostro stabilimento balneare,  bambine giocano felici a palla, ad acchiapparella, a bomba (che sarebbe il nostro nascondino e quando trovano qualcuno senti: ti ho bombato) a giochi organizzati dagli animatori tipo le mini olimpiadi o lo spettacolo dei burattini, per poi finire in un mega bagno tutti insieme sotto lo sguardo attento di bagnini e genitori. Dopo il bagno, la merenda e poi, ti senti dire da tuo figlio di 5 anni: “papà, io vado a giocare alle cabine 


con i miei amici” e tu lo lasci andare sentendoti tranquillo e sicuro. Sembra di rivivere in un film di Carlo Vanzina negli anni ’60...

Fino all’ultimo giorno quando come la scena finale del film “Sapore di mare”: “Poi, improvvisamente l'estate svaniva, da ponente arrivavano grandi nuvole grigie cariche di piogge e gli odori acri della pineta si tramutavano in folate di vento freddo” e inizia a salirti quel sentimento di nostalgia, tristezza di dover lasciare Viareggio per tornare alla vita di tutti i giorni.

Viareggio è l’unica località che non mi stanca mai, e non vedo l’ora di tornare per rincontrare le persone che ho lasciato l’anno prima sapendo che magari c’è il rischio di perdere qualcuno come Alberto e Licia, soffermandoti sulla loro sdraio avendo un po’ di malinconia.

Viareggio è quella località dove non si corre, non c’è stress, non c’è fretta, si va tutti con calma sono tutti rilassati.

Viareggio è casa!

mercoledì 27 agosto 2025


LA LIBIDINE

di Gianluca Pepe

Jerry Calà è un'icona degli anni '60 e della Versilia. Quando si pensa all’estate, si pensa a lui con il film: "Professione Vacanze” nel quale lui interpreta il capo villaggio di un posto da riqualificare. Come non pensare poi a "Sapore di mare" con sfondo la magnifica Versilia, Forte dei marmi, Camaiore, Viareggio. Ogni estate il giorno prima di approdare a Viareggio rigorosamente si riguarda il film per capire come si viveva e come si trascorrevano le giornate ai tempi tra mare, spiaggia, uscite in barca, bagni, sfide sulla sabbia, colpi di fulmine, innamoramenti...

Cos’è cambiato oggi? Tutto! Il mondo purtroppo va avanti, le persone sono cambiate, le famiglie i bambini gli adolescenti i ragazzi; oggi è tutto diverso, oggi si corre tutti dietro i like, le visualizzazioni gli smartphone, la tecnologia ha bruciato il saper divertirsi con nulla.

I giorni di vacanza passano velocemente sotto l’ombrellone e la tristezza di tornare alla vita di tutti i giorni si fa sentire. Ma qui a Viareggio si vive ancora sognando che il passato un domani possa tornare, qui si respira ancora un'aria pulita. Qui si respira ancora aria di pace, tranquillità, spensieratezza, speranza di continuare a vivere senza dimenticare il passato. È proprio vero quando si dice che si stava meglio quando si stava peggio. E guardando un cielo stellato sperando di vedere una stella cadente per esprimere il desiderio di vivere ancora una volta come si viveva allora.

A fine vacanza ti trovi sotto l’ombrellone con una brezza marina a guardare il mare sentire il suono delle onde pensando già a l’anno prossimo, dove voglia di cambiare non ce l’hai per ripetere e rivivere certi odori, sapori, amicizie sapendo che questa di chiama Libidine!


venerdì 11 aprile 2025

 

UN MONDO PRIGIONIERO

di Gianluca Pepe

Quando inventarono il mondo della tecnologia si pensava che potesse essere utile sotto tutti gli aspetti. Anche se non piace e vorremmo rimanere sempre bambini, il mondo va avanti si evolve ed  è giusto che sia così; ma mai nessuno avrebbe pensato che i social avrebbero creato un mondo di zombi! Tutti chinati sul proprio smartphone, tutti con la gobba, tutti che non si guardano più negli occhi ma solo tramite cellulare!

Ormai è diventata una gara a chi prende più like, cuoricini, visualizzazioni... tutti pronti a giudicare, a commentare quello che posti e quello che fai, tutti invidiosi, gelosi, permalosi, non c’è più rispetto per sé e per il prossimo calpestando valori e dignità, anche la propria! Se ti guardi intorno per strada, al ristorante, in vacanza, sotto l’ombrellone, a casa hanno tutti un telefono in mano e se gli parli neanche ti ascoltano. Ormai lo smartphone si è impossessato di noi delle nostre vite, del nostro cervello!

Arrivato a 40 anni e con una famiglia che mi regala ogni giorno sorrisi, esperienze, gioie, emozioni


penso che sia arrivato il momento di dire stop. Penso che tutti dovremmo farlo perchè la famiglia, le persone, glia amici, i figli hanno bisogno di noi, del nostro conforto, calore, di una parola, un abbraccio, di uno sguardo, non hanno bisogno di uno zombi che fa solo presenza.

Dovremmo capirlo subito prima che sia troppo tardi. Non sto dicendo di staccarsi totalmente da questo mondo sempre in evoluzione ma, di dare importanza un valore e priorità alle cose veramente importanti, le cose materiali e concrete che ci circondano. Non dico che sarà facile, non dico che non userò più il cellulare, sarebbe una bugia, ma tornerei volentieri negli anni ‘90 quando il telefono serviva solo per telefonare. Penso sia arrivato il momento di usarlo solo per lavoro, per telefonate, per bisogno necessario. E se qualcuno vorrà sapere come sto, cosa ho fatto, dove sono andato… come dice una famosa canzone di Gino Paoli: “Eravamo 4 amici al bar destinati a cambiare il mondo”. Potremmo sempre vederci in qualche bar per quattro chicchere!

 

IL  SOGNO DENTRO UN SOGNO di  redazione Oggi, 25  settembre, è la giornata mondiale dei Sogni. Per  celebrarla raccontiamo la storia di un b...