"HAIR LOVE": UN CORTOMETRAGGIO DA OSCAR
di Valentina Bottini
Dalla
fine dell’ottocento, con l’invenzione di pettini, piastre e creme liscianti,
le donne afro hanno
cercato di domare le loro chiome per rendere i capelli simili a quelli
delle donne occidentali; una iniziale forma di omologazione alla masse si
potrebbe pensare. Il
cortometraggio Hair
Love riporta alla luce proprio questi eventi e ci ricorda
di non
snaturalizzarci per diventare tutti uguali ma di
accettarci così come si è, proprio come sosteneva l’attivista per i diritti
civili Marcus
Garvey. Egli negli anni Venti del ‘900 incoraggiava a mantenere
la propria estetica
naturale anziché imitare quella occidentale sottolineando
l’importanza della libertà di poter essere sé stessi e di conservare le proprie
radici e le usanze tradizionali. Così i capelli afro sono progressivamente
diventati, non solo una moda, ma un vero simbolo di orgoglio e un modo per rivendicare
la propria identità.
Questo
è uno dei messaggi lanciati dal cortometraggio Hair Love prodotto
dalla Sony Pictures
Animation, ideato e diretto da Matthew A. Cherry che
da inizio dicembre è possibile vedere gratuitamente su YouTube.
I
6 minuti del filmato sono un concentrato
di aspettative, speranze, rabbia, delusione, forza, volontà,
tenacia, realizzazione, felicità, desideri, dolcezza con un finale da “occhi
lucidi”.
Il
cortometraggio racconta la storia di Zuri, una bambina che, svegliandosi e rendendosi
conto della giornata speciale che la attende, si prepara con cura: indossa un
bell’abito, le scarpe ma poi… ahimè, si rende conto di non riuscire ad acconciare i suoi
indomabili capelli ricci, neanche ricordandosi gli insegnamenti
della madre, quel giorno assente, riesce ad ottenere il risultato auspicato. Dopo
numerosi tentativi Zuri chiede aiuto al papà afroamericano, il quale lotta
(immaginandosi su un ring) con i capelli ingestibili della figlia. Dopo
innumerevoli tentativi e seguendo
un tutorial, che si scoprirà essere molto speciale, ma
soprattutto guidato dall’amore, dalla pazienza e della forza di volontà che lo
aiutano a tenere duro, il padre riuscirà a rendere felice la sua bimba
realizzando l’acconciatura tanto desiderata. Il finale rivela che
l’acconciatura voluta dalla figlia non era dettata da un capriccio ma
dalla volontà di
essere perfetta e impeccabibile per un incontro speciale e
commuovente.
Questo
breve video, apparso al cinema insieme al film d’animazione Angry Birds 2 – Nemici amici per
sempre nel 2019, ha le sue origini in una campagna di
crowdfunding su kickstarter del 2017 che raccolse la cifra record di 300.000
dollari per la realizzazione di un cortometraggio animato sulla relazione tra padri affro-americani e
figlie. La cifra raccolta, ben oltre le aspettative, ha
permesso di unire al filmato un libro illustrato pubblicato da Kokila Books/Penguin Random House e
diventato un New
York Times Bestseller.
Il
corto è stato molto apprezzato proprio per il suo grande messaggio di amore e
di tenacia lanciato con semplicità ed eleganza toccando temi importanti e
diffusi; per questo motivo ha ricevuto una nomination, nella categoria “Miglior cortometraggio animato”,
alla 92esima edizione degli Oscar americani
prevista nella notte del prossimo 9
febbraio 2020.
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