REAL BODIES, OLTRE IL CORPO UMANO: DA LEONARDO DA VINCI ALLA CRIOCONSERVAZIONE
di Valentina Bottini
Dopo il record di visitatori di due
anni fa, la mostra “Real Bodies” ha
scelto di nuovo il capoluogo lombardo come ultima tappa del suo tour
mondiale (diventerà
una mostra permanente in una grande città europea) proponendo un'edizione speciale completamente rinnovata con
cinque nuove aree tematiche, compresa quella dedicata al grande inventore e
scienziato Leonardo da Vinci proprio nel 500° anniversario della sua
morte.
Leggendo alcuni articoli sulla mostra “Real Bodies, oltre il corpo umano”,
esposizione itinerante di corpi e organi umani che fino al 27 gennaio è
possibile visitare a Milano-Lambrate, mi è tornato in mente il corso sul
tabagismo che la mia classe ha seguito in IV liceo, e ho riflettuto su quante
volte sui libri si studiano gli effetti negativi del fumo sull’organismo umano
ma poi, appena possibile, si accende una sigaretta: è come se fosse una realtà
lontana da noi di cui non preoccuparsi, come se non credessimo fino in fondo a
ciò che è scritto, come se si conoscesse il possibile danno ma ciascuno di noi
pensasse di essere immune. Allargando il ragionamento ho pensato a tutte quelle malattie causate da errati stili di vita o dalla sbagliata
alimentazione, che però noi sottovalutiamo. Questo è uno degli intenti della
mostra “Real Bodies”: far comprendere l’importanza della prevenzione delle malattie e il rispetto del corpo umano mediante
la scoperta di come
funziona il corpo, di come si fa a conservarlo sano avendo la
possibilità di vedere e confrontare organi sani con organi malati cosicché il tutto sia di facile comprensione
anche ai bambini e a chi non ha conoscenze mediche-scientifiche.
A Milano aveva già
fatto tappa nel 2016 ma quest’anno è stata ingrandita con nuove sezioni tematiche
e con anche corpi di animali. Il percorso comprende 12 sezioni, ognuna dedicata ad un particolare apparato
corporeo e ad aree di interesse medico-scientifico.
Il percorso prende
avvio dalla sezione dedicata a Leonardo da Vinci, l’importante artista del Rinascimento che ci ha
lasciato in eredità opere d’arte come il Cenacolo e la Gioconda ma anche
rilevanti studi sulla figura umana a partire dal’Uomo Vitruviano. Proprio 30
installazioni ispirate ai suoi bozzetti anatomici ci danno il benvenuto alla
mostra “Real Bodies” accostando la meraviglia di tali disegni alla forza
espressiva di corpi e organi plastinati come omaggio all’importanza di Leonardo
nella storia della medicina legale. Egli fu un pioniere delle moderne tecniche
di autopsie, tanto che lui stesso eseguì personalmente nella sua vita almeno
10 autopsie
di cadaveri accertate nei suoi scritti.
Le altre nuove sezioni
riguardano le seguenti aree tematiche:
1. Biomeccanica e
biomedicina: dedicata ai principi della biomeccanica connessa con la bioingegneria,
l'ortoprotesica, la chinesiologia e l'ingegneria tissutale, ad alcuni prototipi
in fase di studio ed alle tecnologie innovative già disponibili ed applicate al corpo umano.
È significativo sottolineare che come madrina di questa sezione e dell’intera mostra “Rea Bodies, oltre il
corpo umano” sia stata scelta Chiara Bordi, terza classifica all’ultima edizione di Miss Italia e prima concorrente ad essere ammessa al concorso
con una protesi.
2. Anatomia comparata: una sezione che mira a rispondere alla sempre
attuale domanda su cosa abbiamo in comune con le diverse specie di animali,
ecco che qui gli organi di specie animali differenti sono a confronto con quelli umani e si analizzano
somiglianze e differenze fra le strutture anatomiche umane e quelle animali.
3. Immortalità: una
sessione di approfondimento sulle tecniche scientifiche di conservazione dopo la morte con
particolare risalto alla crioconservazione (conservazione di esseri viventi grazie alle
temperature di congelamento garantite dall'azoto liquido). Curiosa e interessante
è l’anteprima di una capsula russa per la
crioconservazione.
4.
Alcool, fumo e droga: un settore per
mostrare gli effetti delle dipendenze da questi “vizi-veleni” sugli organi
umani con il dichiarato intento di sensibilizzare
e responsabilizzare con messaggi mirati i più giovani. In questa sezione è possibile osservare i
singoli organi distrutti dall’abuso di tali sostanze ma anche apprendere la
descrizione delle droghe più moderne con i relativi danni provocati dal loro uso.
Come già accaduto
in passato la mostra ha incontrato un largo interesse del pubblico, ma anche
dissensi da parte di alcuni che si sono opposti
alla messa in mostra di cadaveri umani con la motivazione che questa sia una
mancanza di rispetto verso il proprio corpo. All’esposizione è possibile osservare sia plastinati corporei in
posizioni di vita reale sia vari organi che presentano le diverse strutture
anatomiche. Infatti la sezione più apprezzata è la “galleria degli atleti” dove sono
esposti cadaveri interi in posizioni anatomiche sportive per
permettere agli osservatori di immedesimarsi meglio quando assumono certe
posizioni.
La mostra milanese è
composta da circa 450 organi umani
conservati con la tecnica della plastinazione e da oltre 50 corpi interi, per consentire una
visione d’insieme dell’anatomia e della fisiologia del corpo umano. I
“modellini” presenti sono in posizioni studiate accuratamente per conseguire
finalità didattiche e per consentire ai visitatori meno esperti di mettere il
plastinato più facilmente in relazione con il proprio corpo.
Nel 1977 il dottor Von
Hagens, insegnante universitario di anatomia, che utilizzava libri illustrati e
semplici modellini plastici per mostrare agli studenti gli organi e gli
apparati del corpo, intuì che se la
materia plastica non fosse stata esterna, ma interna, i preparati umani
avrebbero potuto essere toccati ed utilizzati per le lezioni. Così bloccando la decomposizione del corpo
deceduto, sostituendo ai fluidi corporei dei polimeri (grosse molecole) di silicone, il professore
inventò la tecnica della plastinazione, processo di duratura conservazione che
permette di mantenere i corpi inodori e con colori inalterati.
I plastinati
attirarono sempre più l’attenzione dei lavoratori universitari, affascinati ed
incuriositi dalla possibilità di vedere come è “dentro” il proprio corpo. Da
questo interesse nacque l’idea di mostre con l’intento
esplicito di spingere i visitatori a riflettere sulla salute, sulla corretta
alimentazione, sul proprio stile di vita, su come funziona il corpo e su cosa lo può danneggiare.
Daniele,
fisioterapista, nell’evidenziare la curiosità che lo ha portato a visitare “Real Bodies” mette in luce i molteplici destinatari come punto di
forza dell’esposizione: «secondo me la mostra è più utile e istruttiva per chi
non è del settore: si apprende quanto sia complesso e affascinante il nostro
corpo. Per noi fisioterapisti è una
bella mostra, che sicuramente incuriosisce, ma nulla di più». Gli fa eco Matteo,
anch’egli fisioterapista, che specifica: «è una mostra sicuramente interessante
ma che rimane in ambito “svago”. È stimolante per chi fa il mio lavoro, ma è un
interesse che si ferma tra la curiosità e la voglia di imparare cose nuove. A
scopo pratico non è invece correlata al mio lavoro».
Il massoterapista Luca
concorda con loro: «l’esposizione che ho visitato offre
preziosi spunti di riflessione ai suoi visitatori. Poter osservare e paragonare,
ad esempio, polmoni sani e polmoni
anneriti dal fumo, oppure le ossa, i muscoli e i legamenti che permettono di
muoverci, stimolano le persone a prendere coscienza del proprio corpo» ma al
contrario dei due fisioterapisti, ci tiene ad evidenziare come visitare questa
mostra sia stato utile anche per la sua professione quotidiana: «io mi sono
reso conto di alcuni particolari che era difficile apprendere dai modellini e
dai libri; l’osservazione di questi preparati mi ha permesso di acquisire una maggiore
consapevolezza dei corpi umani con i
quali quotidianamente interagisco durante il mio lavoro. Per molte professioni è importante capire
come funziona il corpo e aver la possibilità di studiarlo realisticamente è una
grande opportunità.
Articolo tratto da Sguardi di confine: https://www.sguardidiconfine.com/real-bodies-oltre-il-corpo-umano-da-leonardo-da-vinci-alla-crioconservazione/
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